Il 25 Aprile, questione di prospettive.
Un libero pensiero sul 25 Aprile, liberazione o cambio di padrone?
Stimolato da un buon Giovane Siciliano Libero per questo articolo pubblicato in questo BLOG, e colpito da una immagine con testo sul profilo di un mio caro Amico, non potevo esimermi di scrivere qualcosa in questa giornata per molti di festa e per tanti come me momento di riflessione.
Di seguito il testo che ho scritto a corredo, condividendo l’immagine con il pensiero espresso dal caro Amico Fonso Genchi.
Parole sante queste del mio Amico Fonso, se ci riflettiamo bene e senza condizionamenti è proprio cosi. Chi non lo ammette è solamente perchè il suo stato temporale di agiatezza, ottenuta tramite puro servilismo e troppo spesso l’annientamento della propria dignità, non volendo correre il rischio di perdere quel tozzo di pane elargito dal padrone per la sopravvivenza o il grado di kapo assegnatogli, finge di non capire.

Una festa che come ogni anno ci fa assistere in alcune città a qualche frizione o scontro tra fazioni di facinorosi, ovvero secondo una mia personale opinione, frizioni e scontri di coloro che ancora non sono neppure liberi di pensare in modo autonomo, rimanendo chiusi in gabbie mentali ed usati come soldatini dai rispettivi leader.
Formalmente un cambio di regime
Una festa che formalmente può essere intesa come il ricordo o l’anniversario di un passaggio di proprietà, da un padrone e da un occupazione ad un altro padrone un altra occupazione, certamente una occupazione più edulcorata, mascherata da una grande fiction di recita sulla democrazia, tanto se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto, ovvero fuori dal copione scritto da oligarchie massoniche finanziarie, si può sempre intervenire e cambiare il corso della storia, esiste sempre la possibilità di un attentato che si può orchestrare con i servizi deviati o direttamente dal nuovo padrone occupante, a volte basta anche una morte stranamente accidentale, ma di fatto non si può dire che è una vera e propria festa della liberazione, almeno per me non lo è affatto.
Il vero indipendentista non ci casca.
Tale aspetto e visione per chi è indipendentista non può essere celato da qualsivoglia teatrino, perché il vero indipendentista non si riesce a corrompere, in un periodo storico in cui troppi politicanti vengono di fatto fidelizzati per ottenere il loro servilismo a favore di oligarchie sovranazionali, un servilismo ottenuto anche con strumenti semplici, basta un invito ad una festa, un viaggio, un soggiorno omaggiato, ci può essere perfino chi si fidelizza per un pranzo o una cena.